
Il silenzio.
Il silenzio può essere più fastidioso di una strada affollata all'ora di punta, ed è sconvolgente imparare a viverci. Nella tua testa crei una colonna sonora, parli con te stessa ma con gli altri non riesci a comunicare; senti quel grido forte, nella gola, strozzato da una morsa potente, quel grido che vorresti tirare seguito da una vomitata di parole confuse e cattive. Ma si impara a trattenere tutto dentro ed andare avanti a testa alta, senza esitazione tanto prima o poi tutto deve finire.
Finirà anche questo.
Si impara che la vita è una grande stanza circolare, una sorta di labirinto segreto composto da specchi e porte, siamo costretti a guardarci tutto il tempo ed entrare in quei cunicoli segreti che chissà dove ci portano: verso la gioia in un mondo arcobaleno o verso la desolazione di un cielo grigio ed un paesaggio brullo.
Accettiamo. Non ci resta nient'altro da fare.
Alzarsi in piedi e non cadere e restare immobili, come credevo una volta.
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